Il libro di Jeff è unico, da questo punto di vista. È un capolavoro: nel senso di opera che, secondo me, conclude definitivamente l’epoca di uno sguardo esclusivamente esterno e ne inizia un’altra, uno sguardo che, non potendo essere del tutto interno è, però, oltre che scevro da pregiudizi, “impegnato” fino allo stremo delle forze spirituali. Jeff ha compiuto uno sforzo enorme di farsi capolavoro in prima persona, di rendersi sardo, di impregnarsi di sardità al punto che, mi ha confidato, conta un giorno di trasferirsi definitivamente nell’isola. In Sardinia diventa così un’opera singolare, sotto questo punto di vista. Opera di trasformazione interiore, verrebbe da dire, persino difficile da definire. Possiamo dire, intanto, quello che non è: non è una guida turistica, anche se talvolta, nel mercato editoriale che tutto trita e mescola, viene scambiata per tale.
È infatti un libro scritto da uno storico, con cui condivido una visione della storiografia che si può condensare nel termine inglese re-storying. Che non è una forma di revisionismo, ma di “ripristino”, così si potrebbe dire in italiano, di una storia da riscrivere, come quella sarda. Reistorificazione, ci siamo anche detti, a questo proposito.
Full review here: Per capire l’Italia bisogna conoscere la Sardegna.In Sardinia, An unexpected journey in Italy.di Jeff Biggers. Recensione di Fiorenzo Caterini